GLI IGIENISTI ISTRUISCONO
L’ablazione del tartaro o detartrasi: come e quando va fatta
Una buona istruzione nella pratica di igiene quotidiana, ed una periodica ablazione del tartaro in studio, sono la base per poter mantenere denti e gengive sani nel tempo.
Inoltre, sono indispensabili per affrontare, nel migliore dei modi, eventuali terapie odontoiatriche.
L’ABLAZIONE DEL TARTARO O DETARTRASI
Di cosa si tratta?
- L’ablazione del tartaro è una tecnica di prevenzione delle patologie gengivali e parodontali che consiste nella rimozione di placca e tartaro da tutte le superfici dentali.
Come viene eseguita?
- La seduta inizia con il controllo del cavo orale, ovvero dei denti, mucose orali e tessuti di supporto dei denti (ossa e gengive). La salute di questi ultimi viene accertata tramite il sondaggio paradentale, un “punzecchiamento” delle gengive eseguito con un’apposita sonda dalla punta arrotondata che non crea danni ai tessuti.
Finito il sondaggio, si passa alla vera e propria ablazione del tartaro mediante l’utilizzo di uno strumento ultrasonico che disgrega e distacca il tartaro dalle superfici dentali. Vengono inoltre impiegati anche strumenti manuali che rifiniscono il lavoro andando a rimuovere i depositi disgregati sopra e sotto la gengiva.
In seguito, viene utilizzato uno strumento che, spruzzando ad alta pressione acqua e polvere di bicarbonato, permette di rimuovere le pigmentazioni (macchie adese alla superficie dentale create dal fumo, thè, caffè, coca cola etc..), con un gradevole miglioramento anche estetico del sorriso.
Si finisce il lavoro con la lucidatura, importantissima in quanto lucidando e rendendo liscia la superficie dentale permette al paziente a casa di rimuovere la placca con maggior facilità con l’utilizzo di spazzolino e filo interdentale.
Quanto dura e chi la deve fare?
- La durata totale della seduta di pulizia dei denti è di 60 minuti e viene eseguita da un’igienista specializzata, Laureata in Igiene dentale.
Quali sono gli strumenti utilizzati?
- Ablatore: è uno strumento ultrasonico che, grazie al suo effetto di cavitazione – cioè la creazione di bolle sopra e sotto gengiva, facilita la disgregazione del tartaro.
- Curettes: sono strumenti manuali che grazie alla loro forma permettono di andare a rimuovere il tartaro anche sotto gengiva, senza andare a lesionare i tessuti di supporto, come la gengiva, avendo un solo lato lavorante che andrà rivolto verso la radice del dente.
- Prophyjet: è uno strumento che crea un getto di acqua e bicarbonato sotto pressione.
- Spazzolino o coppetta per lucidatura: usato con della pasta da profilassi di solito contenente fluoro che aiuta a rinforzare le superfici dentali, rendendole più resistenti all’attacco batterico dei batteri presenti nella placca.
Quante volte all’anno è bene eseguire una seduta di pulizia dei denti?
- La frequenza delle sedute di ablazione del tartaro è stabilita sul singolo paziente, a seconda della tipologia del paziente.
In pazienti con assenza di problemi parodontali (problemi ai tessuti di supporto dei denti, ovvero osso e gengive dati da diversi fattori come ad esempio mal posizionamento dentale, presenza di placca e tartaro, fattori predisponenti etc..) sono consigliate 2 sedute di ablazione del tartaro all’anno (ogni 6 mesi), mentre nei pazienti che presentano problemi parodontali di solito vengono consigliate dalle 3 alle 4 sedute all’anno (ogni 3-4 mesi).
Questo dipende anche dalla compliance del paziente, ovvero il grado di adesione del paziente nel seguire le indicazioni di igiene orale domiciliare impartite dall’odontoiatra o dall’igienista dentale.